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Trento. 403

[Ordine di Processione.] ni,Clero di Città, e Territorio; Clero, e Capitolo della Catedrale con Cappe, e Cerei accesi; tutti gli Ordini secolari di Città, e publici Rappresentanti (se non che non v’intervenne il Corpo del Magistrato Consolare à causa di precedenza: per altro decisa dalla prattica continua delle ordinarie Processioni) ne vi mancorono i Cavalieri Primati, e Feudetarij, co’l resto di Nobiltà, e Cittadinanza, come vi fù la Famiglia tutta, e Corte del Prencipe in habito di gramaglia, & ogn’un con torcio acceso. Chiudendosi la Comitiva da un numero di Popolo senza numero.

[Cerimonie di Funerali.] Giunta in Duomo la Processione, si collocò il Cadavere co’l Feretro sù la sommità del Catafalco, ò sia Piramide; e doppo le solite funebri cerimonie fatte dal Decano della Catedrale, si recitò il Panegirico in lode del defonto Prencipe_su’l titolo: Il vero ritratto de’ Giusti; Oratione del P. M. Aurelio Ferracci Min. Conv. Ciò fatto si dissero alte due Messe, l’una della B. V. l’altra di Requiem, questa dal Decano; quella dall’Arcidiacono, ambe cantate in Musica à tre Chori; e seguirono in gran numero le Messe basse.

Il lunedì susseguente si ripigliorono al medemo modo in Duomo i Funerali à tutto concorso con recita d’altro Panegirico su’l Tema: L’Aquile Madruzze; Oratione del P. D. Tomaso Clerici C. R. Somasco.

Il Martedì, seguite in Duomo parimente le stesse funtioni di Messe, Musica, e cerimonie, si recitò poi il terzo Panegirico nel Tempio di San-