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402 | Trento. |
[Epitaffio notabile.]
Acciò, quai furo in vita
Congiunte à quel gran CARLO,
Qui la Salma di lui ben custodita
Si sottragga à l’oblio, & anche al tarlo.
Et un altro:
E che ricerchi, ò Peregrin curioso,
Se sia del gran CARLO or quì il riposo?
Erri; che restò sol del fragil velo
Quivi la Salma, e volò l’Alma in Cielo.
Tutto all’intorno poi tanto della Piramide, che de’ Piedestalli ardevano in gran numero Doppieri, e Faci; restando nello stesso tempo illuminati tutti gli Altari di Duomo.
[Soggetti, che contribuirono all’honore del Catafalco.] Nella machina del Catafalco s’impiegò l’opera dell’Architetto, e Scoltor Mattia Carneri; ne’ motti, e versi delle Statue applicò l’ingegno del P. Tomaso Clerici della Congregatione Somasca, nell’inscrittioni Latine in alto spiegò la penna il Dottor Colleg. Bartolomeo Melchiorio; e ne’ Cartelloni à basso scrisse il Dottor di Colleg. Bernardino Bomporto. Oltre Varie particolari compositioni d’altri Soggetti, che s’espressero in Latino, & Italiano; Verso, e Prosa.
[Pompa Funebre à Trento.] La Domenica dell’Ottava, che fù la quarta d’Avvento, il dì 22. Decembre sù’l tardi, levato il Corpo da Castello sopra Barra, ò Feretro, tutto ricoperto di Veluto nero fin’ à terra à spalle di Persone incognite trà lo spalleggio di otto Sacerdoti, e con buon numero di Doppieri, s’avviò una Processione d’essequie solenissima cò l’intervento di tutte le Confrerie, Congregationi, Religio-