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Trento. 391

E vengo d’intendere, ch’esso Duca instituì solenne Corsa in honor del dì Natalitio del Rè suo Signore al Luogo parimente del Palazzo; dove fè anche dispensar à’ poveri una gran quantità di Pane, e Vino.

Capitando poi avviso ad ogni Posta dell’avvicinarsi sempre più il Duca di Maqueda, che si stava attendendo, finalmente doppo li 15. di Maggio per un espresso Corriero si portò, esser esso Duca giunto a Rovereto, Luogo destinato, per la real Consegna dell’Infanta.

[Partenza de’ Rè da Trento.] Che però il Cardinal d’Harrach con il Duca di Terra nova, e Conte d’Ausperg, dati gli ordini per la marchia, questa seguì li 19. maggio 1649. in giorno di mercordì. Partirono da Trento con la real Corte, e Comitiva in gran Treno le due Maestà salutate da tutto il Cannone, sfilando in Armi le militie della Città, e seguendo il Trentino Vescovo, Nobili, e Feudetarij. Ne passorono molte hore, che, oscuratosi l’aria, si mise una pioggia dirotta, e incessante di molti giorni, quasi che il Ciel Trentino piangesse una tal Partenza, come in fatti la Città rimase sconsolata, e li stessi Rè mal volentieri lasciorono un tal soggiorno. [Loro arrivo à Rovereto.] In passando furono salutati dall’Artiglieria di Castel di Biseno, e della Pietra; fin che giungendo alla Città di Rovereto, s’accolsero con tutto lo sharro di quel Castello in grand’honore.

Ciò che seguisse colà, fù in ristretto; che il Cardinal d’Harrach, presente il Rè de Romani, il Duca di Terra nova, il Conte d’Ausperg, & altri