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378 Trento.

di gioia continuamente sì di sbarri, come di fuochi d’artificio, che giocavano à tempo, e luogo.

[Ordine di provigione.] Per la provigione poi de’ i Quartieri di Gente, e Cavalli s’acudì sempre con buonordine da’ Deputati, come anco in tener pronte le Vettovaglie, che mai mancorono ne in qualità, ne in quantità; e fino i Fieni, per altro li più difficili da condursi esteri abbondorono anzi, che mancare; come avvenne anco delle legne.

[Abbondanza notabile.] Dalle notitie, che ho, vengo in chiaro come li cinque mesi continui, che durò il real soggiorno, regnò à Trento più del solito abbondanza di viveri la tal segno che, havendo alcuni Cittadini voluto far’ anticipata previsione di Pollami, ò altro, il tutto pagorono più caro assai di quello si vendette all’occasione. Fioccavano all’hora le robbe da ogni banda, e s’affollavano più quasi li Venditori, che i Compratori; havendosi fino à miglior mercato le cose estere, & essendo fatti domestici li selvaggi. Tanto è vero, come dissi, che, se il danaro corre, dove stà il Prencipe, la robba vola, dove và il danaro. S’aggiunge, che, stando Trento sù le Porte d’Italia, e di Germania, in quel che non hà da se, supplisce altronde; e ciò si vidde non meno al tempo del Sacro Concilio, come notai, e cavo di memoria del Cittadin di Trento Michel Pino qual essendo vissuto 110. anni, si ricordò à dì nostri d’esso Concilio.

Il grano, oltre quel delle Valli Nonn, e Fiemme, veniva in copia dal Veronese, & Bre-