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fù grand’abbondanza.

L’anno 1542. in Agosto venne à Trento un’immensità di Locuste, che fecero gran danno, e sepolte dal Verno, di nuovo risorsero in Estate l’anno dietro; ne potendosi scacciar’ humanamente fù forza ricorrere à Processioni, e Preci publiche, in virtù de’ quali le Locuste cessorono, distrutte dalle Rondini mirabilmente.

L’anno 1546. in Aprile, e Maggio soffiò à Trento Vento terribile, con freddo insolito straordinario. E l’anno seguente 1547. s’hebbe un Inverno così mite, per non dir tepido, che data fuori una moltitudine di Sorci Campestri, massime al monte, corrose, e guastò tutte le Biade; e per fino l’Uve.

L’anno 1563. sempre memorabile alla Christianità, per il Concilio ecumenico conchiuso à Trento.

In questo stesso tempo fù lutto grande à Trento per la morte dell’Imperator Ferdinando primo, Prencipe à niun altro secondo in valor, e pietà, e tutto benemerito della Fede Catolica nel Trentin Concilio.

L’anno 1567. li 20. Ottobre una grand’ Inondatione d’Adice venne seguita da tant’abbondanza d’Uve, che un Carro di Vino s’hebbe per tre Fiorini.

L’anno 1575. fù Peste crudelissima in Trento con morte fino di 50. Persone al giorno: ma con la Benedittione del Sommo Pontefice si liberò la Città da un tal flagello.