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Christelo di Pinè, e Giacomo Nassimbeno di Cadine, quali portatisi in Insprugg, offerirono in nome dell’Essercito de’ Rustici la Città di Trento al Rè Ferdinando d’Austria, Conte del Tirolo, ma senza effetto; perche Vennero anzi ripresi acremente, & essortati a mantener la Fede al Trentino Vescovo, di cui il Rè si dichiara essere Protettore.

[Rustici assaltano la Città, à Porta dell’Aquila e come.] E mentre passano quest’emergenze, dal Campo di Cognola spiccatosi buon numero di Villani calano furiosi à Porta dell’Aquila, per espugnarla: ma oppostesi le Guardie, vanno esclusi fin che Battista Spagnolo sortito con mano scielta di Cittadini fà scampar tutta quella rural Turba, e la disperde.

[Conflitto notabile trà Rustici, e Cittadini.] Da Cadine nello stesso tempo penetrato altro grosso numero di Villani per Bus di Vela, tentano invader la Città; ma incontrati dal Conte Lodovico di Lodron, dal Conte Gherardo d’Arco, e dal Capitan Castell’alto con Genti leste al luogo della Scala, doppo fiero contrasto si sbaragliorono, e se ne fè strage, parte trucidandosi co’l ferro, parte precipitandosi giù da’ dirupi, e molti fatti prigione si condussero à Trento.

[Porta Bresciana assalita da’ Rustici, e come.] Di nuovo poi per intelligenza in Città, sboccato da Bus di Vela un grosso di Rustici, fà impeto à Porta Bresciana, & è per essere introdotto: se non era, che nata rissa con le Guardie à pericolo di restar morto il Portinaro, Angelo Costede accorrendo co’ suoi, ributtò i Rustici validamente, senza però poter’ impedire, che i Con-