Pagina:Trento con il sacro concilio et altri notabili.djvu/303

commette la somma, e sorintendenza dell’Armi al Vescovo Giorgio, di cui insieme si mandano à subita difesa Genti Trentine à piedi, e à Cavallo.

[Castel della Pietra battuto, e difeso.] Il Marchese accampatosi alla Pietra in faccia del Nemico, si munisce vie più di quanto occorre, tirando anche un muro, Fossa, e Bastione, dal Castello all’Adice. I Veneti con gli altri della Lega, applicate le machine, & Artiglierie battono furiosamente: ma respinte da’ Sassi le Palle, e ripercosse, cadono senza far colpo; la Torre perciò, che sormonta i Dirupi, è la più bersagliata. Le Batterie sono reciproche, incessanti, e quei di dentro co’l vantaggio anche de’ Sassi, che da alto stravolgono, risospingono à furia gli Aggressori. Si pugna d’ambe le parti con gran coraggio, ne si perdona nello stesso tempo à machine, e stratagemi. E se il Nemico s’accalora ogn’or più nel dar’ assalti; gli assaliti altresì s’avvalorano in far sortite; e quindi nascono stragi, e rovine grandi.

[Tregua seguita, e come.] Era all’hora tempo di Quadragesima, e giunto il Sabbato Santo si risolse far tregua per tre giorni da i due Esserciti, rispetto à tanta solennità. [Sorpresa notabile.] Hor mentre i Tedeschi, e Trentini insieme ritornano alla Città, per far la Pasca, solo lasciano qualche Presidio al Campo, i Nemici, valendosi dell’occasione contro i patti, fan penetrar le balze da una mano di Gioventù sotto la scorta di Battista Carraccio; Sì