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[Nuova Guerra à Trento, e sue cause.] In tempo del Vescovo Giorgio III. fù Guerra à Trento per causa de’ Prencipi d’Italia, che mossero l’Armi contro l’Imperator Massimigliano primo ingelositi della troppo di lui potenza. Giulio II. Sommo Pontefice acerrimo difensor della libertà d’Italia essortò una triplice Lega trà Veneti, Francesi, e Spagnoli, quali mossisi unitamente con altri ancora penetrorono le Trentine Alpi. A primo colpo ridotti in divotione i Popoli nella Valle di qua, e di là dell’Adice, & quelli parimente ne’ gioghi delle Montagne, con una mano di gioventù prattica de’ siti mettendo piede, scorrono liberamente, e danno il guasto. Indi piantato il Campo sotto Castel della Pietra 12. miglia da Trento, cercano d’espugnarlo con Batteria.

[Castello della Pietra descritto.] E posto Castel di Pietra in sito di fortezza inespugnabile. A tergo và difeso dal monte altissimo, di cui è à piedi. A fronte lo ripara il Fiume Adice, che vi scorre vicino. A fianco si munisce da una congerie di Sassi, e dirupi, che lo denominano; essendo poi la fabrica da se forte di mura, Torri, e Propognacoli.

[Mosse d’Armi contro il Nemico.] Con tal’essere Castel di Pietra restava anche munito di valido, e fedel Presidio di Tedeschi per l’Imperator Massimigliano, il qual’, ad ogni modo, per preservar Trento da invasione, e propulsar il Nemico da’ Confini, spedisce in grosso numero Federico Marchese di Brandemburg, con il di lui Figlio Casimiro, e