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era Cuniperto Figlio del Re, che interpostosi à favore d’Alachi non sollo rimise in gratia: ma gli procurò di più la Ducea di Brescia.

[Duca Alachi affetta il Regno contro Cuniperto.] Morto poi Bertarito, e asceso Cuniperto al Trono, Alachi pagando tali beneficij con la più falsa moneta d’ingratitudine, machinò esser Rè, occupando come fece à viva forza la Regia in Pavia insieme con la Città; così che Cuniperto si vidde astretto ritirarsi in un’Isola presso il Lago di Como, colà salvandosi dall’insidie fino della vita, che gli eran tese; e ciò circa l’anno 680.

[Mossa del Rè Cuniperto e del Duca Alachi, e lor Guerra notabile.] Non andò molto, che rimessosi nel Regno Cuniperto, e vedendosi provocato dall’Armi d’Alachi risolse venir con esso à Battaglia; e tal fù il successo. Alachi con mano scielta di Trentini, alcune militie d’Austria, & altre genti radunate à tutto posse dal suo Dominio si pose in celere marchia verso Pavia: all’incontro Cuniperto con ogni possibile speditione d’Armi fece la sua mossa. [Duca Alachi sfidato dal Rè Cunperto.] Nel Campo, detto la Coronata piantaronsi li due Esserciti; all’hor che Cuniperto, à cui, per causa d’un solo, non dava l’animo far perdere tanta gente, sfidò à singolar tenzone il Nemico: ma non accettò Alachi tal pugna con lasciarsi intendere: Amar egli meglio, perissero tutti i suoi, che rischiar se solo; ne doversi combattere à corpo à corpo in un fatto, dove si trattava de summa rerum.