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[Cani de’ Cimbri, e loro instinto notabile.] loro Bambini. Doppo le Femine convenne superar’ un’Essercito di Cani, che per natural’ istinto di fedeltà, tentando vendicar la morte de’ loro Patroni diedero molto che fare à’ Romani.

[Conflitto de’ Cimbri dove seguito.] Variano li Scrittori circa il Luogo di tal Conflitto, altri volendolo seguito nelle Trentine Alpi, altri nel Campo Veronese; questo però constando, che seguisse al Fiume Adice nelle fauci d’Italia come vuol anche Lucio Floro, e risulta da un’Inscrittione antica in Verona, che così comincia: D. F. C. M. trucidatis Cimbris in Fau. Ita. &c. Cembra, Valle del Trentino, si tien’haver nome da’ Cimbri, che vi restorono di passaggio, ò di ricovero.

Per tal Vittoria riportò Caio Mario un solennissimo Trionfo in Roma, dove venne acclamato liberator della Patria, come già s’era fatto di Camillo domator de’ Galli.

[Speditioni per Trento in Germania] Doppo la sconfitta de’ Cimbri apertosi alle Romane Aquile il varco in Germania, non si viddero à Trento Guerre, per quanto scorgo: ben sì, oltre le Stative, vi passorono belliche speditioni prima di Giulio Cesare, che tentò i Germani; poscia di Tiberio Germanico, che li espugnò, sotto Ottaviano Augusto.

Di Giulio Cesare à Trento non consta memoria: solo si tiene, facesse egli fabricar la Torre doppo detta di mal Consiglio, per i malandrini, che vi annidorono. E ne men’ à Trento vive notitia di Tiberio: ben sì sopra Trento nel luogo di Gries, altre volte Città, dove si nomina la Sede di Tiberio.