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[Moto in Trento per la morte di S. Vigilio.] come fù il successo, sù l’acquisto d’un Santo Martire tosto convertissi ogni lutto in gaudio; ogni fremito in applauso, e festività.

[Bresciani tentano rubbar il Corpo di S. Vigilio.] Nel portarsi da’ Compagni il Santo Corpo, la divotione de’ Bresciani, all’udirne i miracoli, accorre, tentando à viva forza di depredarlo. Sì che da prepotenza colti i Trentini, non valendo col’ ferro, risolvono redimerlo con Vaso d’argento à forza d’oro; Nel resto del Viaggio marciando schierate le Turbe in custodirlo.

[Honori fatti al Corpo di S. Vigilio.] A Trento doppo un Trionfo d’essequie solennissimo, si ripone quel sagrato Pegno nella Basilica da Vigilio eretta, che tosto da lingua di miracoli, e da Voce di Popoli resta dedicata in honor del Santo; alle cui Ossa, doppo la Città corre, per tributar’ homaggi di divotione l’intiera Diocesi, come ne meno tardano li Popoli esteri, e longinqui. Così tutti fan gloria del Divin Patrocinio di quel Pastore, che in 20. anni di governo della sua Chiesa più haveva cumulato meriti, che contato giorni; e sù l’orme di CHRISTO era morto, per salvare il suo Gregge.

[Miracoli e preggio di S. Vigilio.] Li Miracoli operati da S. Vigilio in vita, e in morte contro i malori del Corpo, e più dell’anima, specificandosi non capiscono quì in ristretto. Basta sol dire, che se per il merito di tante Virtù si rese più, che chiara di miracoli la Vita d’un tal Huomo di DIO, la Morte non andò meno illustrata. E quindi con ragione per