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Trento 19

ne [Cosa notabile in tempo del Sacro Concilio.] di più, attesi li Prencipi, e Personaggi Ecclesiastici, e Secolari, tutti con la loro Corte, Famiglia, e Treno; e ad ogni modo rimase la Città proveduta sempre d’ogni cosa bastantemente. Et questo, oltre la fama publica, vien comprobato da Giorgio Braunio nella sua geografica descrittione delle Città d’Europa.

[Altro notabile de viveri.] Da certo registro, ò diario, che trovai in Casa Dema, per cosa notabile osservo, come la terza volta, che in Trento s’aprì il Concilio, nell’anno 1561 li viveri abbondorono sì fattamente, che il Pesce anco migliore, e fatto in pezzi fù venduto due Carentani la libra, che son tre soldi, poco più; e il Pesce ordinario un Carentano. Trà i frutti le Armeniache, si dettero fin 24 al quattrino, e per un quattrino s’hebbero 30. Persici, che adesso a pena si danno per 30 quattrini, almen i più belli.

[Prencipi in Trento.] E nel 1649 (anno più tosto di Carestia) per cinque mesi continui, che soggiornorono in Trento sette Prencipi, tra quali due Rè di Corona, cioè l’Infante Cesarea Maria Anna destinata Sposa del Rè Catolico; e il di lei Fratello Ferdinando quarto Rè de’ Romani. Li tre Arciduchi d’Austria, Ferdinando Carlo, Sigismondo Francesco, e Isabella Clara; il Cardinal d’Harrach, e il Duca di Terra nuova. Oltre poi il Duca di Mantova, il Prencipe Trivultio, e altri Personaggi, ciascuno con la sua Corte, che in tutto facevano più milla Persone di ferma,