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190 | Trento |
E ne và in Carta delineato il Piano tanto più lodevole di fatica, e ingegnoso, quanto che fatto à penna, & à puntino.
[Figura di Trento quale] Io stesso, che da quell’alto viddi il Piano di Trento, come stà, lo trovai in forma di Cuore, ò Mitra Episcopale. Che se, come dissi, la Penisola di S.Lorenzo si popolasse di Fabriche, unita questa parte al resto con altro Ponte sù l’Adige, questo all’hora scorrendo per mezzo quasi la Città, la farebbe veder assai più speciosa, e più spatiosa.
[Pincio come scriva di Trento.] Quanto al di lei sito geografico, non trovo concordi gli Autori; e lo stesso Pincio, che ne tratta ex professa nelle sue Croniche, non la finisce, perche ponendo Trento nelle Radici dell’Alpi, si mette à partir l’Alpi in Greche, ò Graie, Retie, Cottie, ò Giulie; indi passa al transito de’ Cartaginesi in Italia sotto Annibale.
[Geografi come pongano Trento, e dove.] Tolomeo, come da principio accennai, pone questa Città in Lombardia; e Strabone la mette nella Marca Trevisana. E in fatti, oltre altri Autori anche moderni, per l’Italia si manifesta da se la Trentina lingua. All’incontro delle Mappe sì antiche, come moderne si trova Trento essere in Germania, rispetto a’ Confini, e come Città. Imperiale. Al che pare, si conformi l’ordine stesso de’ Monti, ò Alpi, che vi circonstano; mentre tali Monti posti trà l’Italia, e Germania costituendo il Paese della Retia, questo si comprende in Germania communemente.