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ch’essendosi voluta sacrilegamente introdur’ in Chiesa, e fino ne gli Avelli dell’Acqua Santa, questi si sono per alcun tempo lasciati vuoti.

[Seminatori di Peste in Milano, e lor castigo.] Si fà simile questo Caso à quello, che l’anno 1629. seguì in Milano, come riferisce il Padre Atanasio Chircherio, dove, doppo gran mortalità, che andò serpendo, scoperti li Rei furono incendiati vivi, e morirono famosi per l’erettion d’una Colonna infame, che tutt’hora è in piedi. [Empiastro Untione quale.] L’Empiastro di quest’anno, à quel che viddi, è di color flavo con dentro del nero, che coagulato, e viscoso hà della gomma, e non facendo sùbito l’effetto si dubita, sia tossico à tempo di guastar l’aria. Si teme anche ciò qualche Malia legata con materia insigne nell’esser putrida; e si stà con apprensione d’Epidemia perigliosa tanto più, quanto men cognito l’Antidoto.

[L’ungersi delle Case senza effetto, e come.] Il veder però, che fin’hora non sia nata alcuna mortalità in alcun luogo, doppo anche li 40. giorni, come si temeva, fà creder, questa essere fama falsa; tanto più che da molti di Color fatti prigione non s’è ancor rilevato cosa, per la quale: ma in ogni modo l’osservar, che continui l’atto di tal Ungere non tanto nelle Città, quanto ne’ Luoghi ancora di Campagna, dà che pensare, e fà, se non altro star’ all’erta i Giudici, e Magistrati, quali, trattandosi di Salute publica, non mai perdonano ad alcun rigore: anzi prendono