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Trento 177

tatida’ stranieri, che passano d’ogni tempo, pendendo massime le quattro Fiere annue di Bolgiano; che vi si causa, come un profluvio continuo di Carri, Cocchi, Convogli, e Gente nuova.

[Poggi alla Tedesca.] E antica di molto questa Contrada, e si tien’ essere la prima piantata sù’l Passo al Fiume Adice, e al calor della Torre di mal Consiglio. Non vi mancano però Fabriche rinovate con varii Poggi coperti, e in fuori rilevati all’uso Tedesco, che chiamansi Corfenster, e servono non meno, per far vista, che per veder senza esser veduto, stando, come sono, guerniti di christalli commodamente.

[Dogana, e Porto di Trento quale] In fine di Contrada Tedesca trovasi, come dissi, la Dogana publica, per dar ricetto alle Merci, & è un luogo de’ più capaci, e commodi a tal’ effetto. Oltre poi il Datio del Prencipe, à piè della Tor verde stà il Porto, dove approdano le Barche per la Navigatione, che passa trà questa, & la Città di Verona, come anche fin sotto Bolgiano. Le Rati, ò Zatte, che vengono da Brongiolo, si fermano al Ponte S. Lorenzo, dove fanno punto, fin che giungendo al Porto di Sacco, di là poi vanno à Verona di dirittivo. Vicino al Porto di Trento si fabricano anche le Navi, e si ristorano: li Piloti, e Nocchieri tenendosi pronti nel vicino Borgo S. Martino, dove per lo più habita Gente aquatica, e vi si gittano anco le Campane.

Si tralasciano diverse altre Contrade, che