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Trento 169

d’Aquilone, non altro più potria pretender’ di commodo, & signorile; dominando anche un recinto d’Horti, Giardini, e Piante.

Fù in questo Palaggio, che in tempo del Sacro Concilio alloggiorono Prelati, e Prencipi, e ultimamente il Cardinal Carlo di Lorena.

[Palaggi, & Hostelli in Trento notabili.] Si trovano poi in Trento altri Palaggi, e Hostelli notabili, come de’ Conti di Lodron; de’ Conti di Wolgenstain; de’ Conti Colichi; de’ Baroni di Firmian; de’ Baroni di Velts, e di diverse altre Famiglie nobili, e cospicue, trà quali si fà veder’ il Palazzo Tabarelli. Questo dalla facciata esteriore và così altiero, che mostra haver voluto cozzar in fortezza, e maestà co’l Castel del Principe. Nell’alto del Frontispicio, e nel basso spiccano per rarità Teste di marmo d’antichi Rè, & Imperatori; trà l’altre, due, che si guardano da vicino, l’una di Cesare Massimigliano primo; l’altra del Vescovo Cardinal Bernardo Clesio, ambe sono al naturale, e così al vivo, che sembrano parlar tacendo.

[Palazzo Tabarello, quale.] Questo stesso Palaggio fù certamente per esser’ una mole di fabrica da star’ à petto à qual si sia più ampla, e superba, anche d’Italia: se con la vita del Decano Tabarelli, che lo fondò, non vi mancava l’anima. [Morte sturba le fabriche, e perche.] Gran cosa! che la Morte sturba sì volontieri li Disegni delle Fabriche, forsi perche queste fanno viver gli Huomini anche doppo morti: se non fosse, che il Tempo divora poi insieme con se medemo tutti i suoi Parti.