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Trento | 131 |
si nel Luogo li Religiosi.
[Padri Domenicani di Trento, e loro essere.] Sono poscia notabili gli altri Conventi de’ Regolari fuor di Città, cioè S. Lorenzo de’ Padri Domenicani, altre volte di Monaci Benedittini. Vi stanno con assai commodo pochi Padri, quali s’impiegano nella coltura principalmente di quel Sacro Rosario, ch’è, si può dir, il Fiore delle divotioni.
Hanno Chiesa nobile d’architettura con Cuppola, che quando fosse alquanto più alta, e lucida, saria delle meglio intese.
[Chiesa di S. Lorenzo, quale.] Vi sono nove Altari, trà quali il maggiore quanto più cospicuo di Tabernacolo, è men capace di Choro. Su l’Altar di S. Pietro Martire, dove la Pala è copia di quella di Titiano in S. Gio: Giovanni Giovanni e Paolo di Venetia, conservasi il Capo della Vergine, e Martire Santa Cordula una delle undeci milla Compagne di Sant’Orsola.
[Cosa notabile di Santa Cordula.] Fù quella, che per la barbara strage dell’altre impaurita si nascose nel fondo della Nave, dove era approdata, ò secondo altri, scampò in un Bosco: ma poi vedendosi trà il martirio dell’altre tutte rimasta sola, s’offerse anch’ella per CHRISTO incontrar la morte, & la sofferse. Vale quì il di lei Capo contro il dolor di testa; e la Domenica quarta d’Ottobre esponendosi con divotione, s’impone sù’l capo de’ Fedeli, che vi concorrono.
In disparte si visita la Capella del Rosario posta gentilmente à stucco, oro, e pitture, ric-