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126 | Trento |
si và ben tosto ampliare con rendersi un bel Tempio. [Loro studio, quale.] Mantengono lo studio di belle lettere, & anco di speculativa; tenendo Scuole publiche nel Luogo di Communità, fin che haveran fabricato il Ginnasio, che sia proprio.
[Quando fondati.] Sono questi Religiosi di Natione Alemanna per lo più, e si reggono con la Provincia di Germania superiore; havendo però l’Idioma Italiano, e buona parte anche il trattamento. S’introdussero circa l’anno 1622. e fu lor primo Rettore il P. Decio Lodovico Saracino, già Penitentiero del Papa, e Theologo del Cardinal Carlo Madruzzo. Potendosi riconoscer dall’assistenza d’esso Padre lo stabilirsi in Trento la Compagnia.
[Come s’impiegano.] Fanno le Congregationi Latina, & Italiana con titolo della B. Vergine, secondo il lor’ Instituto. Insegnano la Dottrina Christiana con molto Zelo; e s’applicano assidui nelle Confessioni, e dispensa de’ Sacramenti; mantenendo anche assai buona musica, e coltivando una Biblioteca, che và esser florida.
[Crocifisso notabile.] Hanno Sacristia ben tenuta di paramenti, d’argenterie, e Sacre Reliquie, trà’ quali de’ Martiri della Legion Tebea di S. Mauritio, & un Braccio del Vescovo, e Martire S. Pontiano. Conservano per rarità un Crocifisso di rilievo al naturale il più devoto, e amabile: ammirabile; & è quello, che l’anno contagioso 1630. si vidde piantarsi nel Prato dell’Abbatia, di cui si dirà, e ne pende à piedi la memoria.