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Trento 103

vittoriosa, e trionfante. [Gloria de’ Padri del Concilio.] Haveresti detto, che Trento fosse insieme Campo, e Campidoglio del Christianesimo; e in vedendo uscir di Conclave i Padri, si consideravano, come tanti Campioni di Cielo, che havevano espugnate le forze d’Inferno; e si veneravano altresì, come tanti Simolacri, e Numi, che havevano irrefragabilmente stabiliti i Dogmi di Divina, Catolica Verità.

[Nova spedita del Sacro Concilio à Christiani Prencipi.] In tanto da gli Ambasciatori de’ Prencipi spedita per Corrieri la nuova, le feste, che seguirono in tutte le Città Catoliche d’Europa, non han qui luogo; come, quanto giubilasse trà gli altri Potentati il Papa, e l’Imperatore, non si può esprimere. Roma, e Vienna (senza replicar di Trento) furono i Teatri più cospicui, dove sù gli occhi di tutto il Mondo Catolico si rappresentò al vero la Scena d’un tale gaudio.

[Heretici confusi.] All’incontro gli Heretici tanto di Germania, che di Francia, Inghilterra, e altri sorpresi, storditi, e tutti confusi rimasero, come Huomini senza capo, ò come Capi senza mente, che più non sapevano, dove dar di capo. E tanto più si vestivano costoro di confusione, quanto che vedevano allestirsi in Trento il Carro di trionfo da’ Cardinali Legati, per condur’ à Roma debellati i Mostri d’Heresia, fulminati i Giganti d’iniquità.

Vittorie queste tanto più segnalate, & ammirabili, quanto che si riportorono con Armi di Dottri-