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102 | Trento |
Oratione si diede in luce publica; come si fece anche di molte altre.
[Cosa notabile de’ Padri del Concilio.]
Leggo del Padre Lainez, che durò tal’hor fin le tre hore continue in declamare, e per cosa notabile osservo, che, mentre peroravano dal Pulpito i Dottori, e Teologi, era permesso à tutti entrar nel Tempio: là dove, quando parlavano i Vescovi, e conferivano, era vietato. Arcani di Cielo, e Misterij di Divinità si trattavano all’hora in un Supremo, augusto Senato; e quindi si rendevano imperscrutabili. L’ultimo che perorò, fù Girolamo Ragazzonio Vescovo di Nazianzo, Coadiutore di Famagosta, che con Oratione à tutto numero durata per due giorni, chiuse il Sacro Conclave in questo modo:
[Discorso per coronide del Sacro Concilio.]
Audite haec, omnes Gentes, auribus percipite omnes, qui habitatis Orbem. Tridentinum Concilium iamdiù caeptum, aliquando intermissum, distractum varie, atque divulsum, nunc demum, singulari Dei omnipotentis beneficio, summa, atque incredibili omnium ordinum, ac nationum voluntate connectitur, atque perficitur. Dies haec quidem felicissima Christiano populo illuxit, in qua templum Domini disturbatum frequenter, ac dissipatum reficitur, & absolvitur; & Navis haec una bonorum omnium ex maximis, ac diuturnis turbinibus, atque fluctibus tuta in portu collocatur, &c.
Ultimato il Concilio li 4. Decembre 1563. e datone segno à suon di tutte le Campane, Trento si vidde risuonar d’applausi, & acclamationi, e per più giorni festeggiar, come Città