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mercato. «Non dobbiamo, aggiunge poi, dimenticare di dirvi che due giorni prima di questi avvenimenti ebbimo la visione di papa Bonifazio, che ci predisse il trionfo su quei tiranni; noi ne femmo rapporto in pieno Parlamento ed in presenza dei Romani riuniti, ed andammo in S. Pietro all’altare di Bonifazio e gli offrimmo un calice ed un velo.

La visione, infine, grazie al Cielo, si è effettuata, grazie all’aiuto del Beato Martino, suo Tribuno (e qui dimentica che due pagine prima aveva, nella stessa epistola, attribuito le vittorie a S. Lorenzo ed a S. Stefano).

Come, continua egli, quei traditori avevano saccheggiato i pellegrini nel giorno della sua festa, quel Santo ne prese vendetta per mano di un tribuno, tre giorni appresso, cioè a dire nel giorno di S. Colombano, che glorificò la colomba del nostro drappello». Si noti questo gioco di parole di Colombo e Colombano, di tribuno e di tre giorni.

E con quei poscritti, che sono così abituali nelle lettere dei monomaniaci e che si trovano in pressochè tutte le sue corrispondenze, egli finisce:

«Dato al Campidoglio, il giorno proprio della vittoria, il 3 novembre, in cui perirono sei tiranni della casa Colonna, non restando più che lo sciagurato vecchio Stefano Colonna, che è mezzo morto. È il settimo, ed ecco come il Cielo volle eguagliare il numero dei Colonna uccisi alle corone (sic) del nostro incoronamento1, ai rami dell’albero frutti-



  1. Tra le sue bizzarrie abbiamo notato quella di farsi incoronare con 7 corone. E nei suoi sigilli v’erano 7 stelle e 7 raggi; solo nel 2° Tribunato divennero otto.
Lombroso, Tre Tribuni - 4