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particolari minutissimi ed inutili affatto (vedi tavola I). Eppure con tutto ciò riesce, grazie all’originalità, ad un effetto mirabile, come trovarono Boito e Castellazzo. Altri, come un monomane studiato dal Raggi, riproduce nelle scolture tutti i caratteri degli artisti preistorici e medioevali. Queste anomalie si osservano specialmente nei pazzi ereditari, monomani in ispecie, e nei mattoidi, sui quali più a lungo ci fermeremo.
I pazzi ereditari, scrive Magnan1, offrono caratteri fisici e psichici speciali, che li fanno distinguere da tutti gli altri, e fin dai primi anni di vita.
Spiccano in essi la disarmonia intellettuale, lo squilibrio non solo fra le facoltà mentali, egli atti intellettuali da una parte e le inclinazioni dall’altra, ma anche fra le varie facoltà mentali. Cosicchè si hanno degli imbecilli molto atti ad uno o ad altro lavoro psichico ed incapaci affatto per tutto il resto; e ciò perchè le lesioni dei centri sono in essi irregolarmente distribuite, alcune essendo bene sviluppate, mentre restano quasi completamente atrofiche le altre.
Alcuni sono dotati di ottime facoltà intellettuali, ma difettano delle morali; altri al contrario, moralissimi, sono inatti affatto o pochissimo capaci a tutto che richieda lavoro mentale. Magnan ci narra d’uno, di codesti squilibrati, il quale torturò per più anni sua moglie, obbligandola ad udire dei discorsi che duravano per intiere notti ed in cui formulava lamentele punto giustificate: quando egli aveva parlato per sette od otto ore
- ↑ Dei segni morali della follia ereditaria. — Ann. méd.-psych., 1886.