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Quanto ai mattoidi, non avendo i concetti elevati dei primi, anzi non avendo spesso alcun concetto, non poterono estendere tanto la loro azione, che però guadagnò in intensità quanto perdeva in estensione: essi seppero però diffondere intorno a sè tale profonda convinzione delle proprie bizzarrie, da suscitare, se non delle rivoluzioni, per lo meno delle sette che resistettero all’arte della critica e perfino al dente del tempo. Tali i Mormoni di Smith, i Quaqueri di Fox, i Vegetariani di Gleizes, gli Anabattisti di Giovanni da Leida.

Picard si crede mandato al mondo novello Adamo per ristabilire la legge naturale, che consiste nella nudità e nella comunità delle donne; e ne sorgon gli Adamiti, che vanno nudi in truppe pei boschi e non furono che dopo molti anni disciolti1.

Gleizes si sente gridar in sogno il bisticcio, Gleizes equivale ad Eglise; e da ciò parte a credersi designato da Dio come apostolo della nuova dottrina.

J. Humphrey, o meglio Noyes (tutti costoro aman mutare il nome di nascita), fondò i perfezionisti, che reputano illecito il matrimonio, e ogni azione credono ispirata da Dio.

Dal mattoide Vane, autore del mattesco libro sul Mistero e possa di Dio, si crearono i Secker che cercano le manifestazioni sopranaturali e aspettano il millennio.

Dall’Irving, che pretendeva al dono delle lingue ignote, gli Irvingisti2.

  1. Genio e Follia, p. 172.
  2. Genio e Follia, p. 188.