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CAPITOLO VII.
E gli esempi mi pullulano.
I nostri nonni ricordano ancora la potenza di quella vera profetessa monarchica che fu la Giulia di Krüdener. Era isterica; erotica, fino a gettarsi in ginocchio in pubblico davanti ad un tenore; spinta poi dalla delusione amorosa all’antica fede, si crede eletta a redimere l’umanità, e trova il vigore di una ardente eloquenza. Va a Basilea e, predicando la prossima venuta del nuovo Messia, mette sossopra la città; alla chiamata evangelica, ventimila pellegrini rispondono; il senato intimorito la bandisce: ella accorre a Baden, dove quattromila persone l’aspettavano sulla piazza per baciarle la mano o la veste; una donna le offre diecimila fiorini per fondare una chiesa. Ella li distribuisce ai poveri, dei quali è prossimo il regno. La esiliano da Baden, ed ella ritorna seguita dalle turbe in Svizzera. La polizia la perseguita: ella passa dalle città ai villaggi, acclamata,