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Ben inteso, che essi nulla creano di punto in bianco, ma solo determinano i moti latenti preparati dal tempo e dalle circostanze, perocchè, grazie alla loro passione del nuovo, dell’originale, essi s’ispirano quasi sempre alle ultime scoperte o novazioni, e da queste partono per indovinare le future 1. Così Schopenhauer scrisse in un’epoca in cui il pessimismo cominciava a venir di moda, mescolato al misticismo ed all’enfasi; ed egli non fece che fondere tutto ciò in un sistema filosofico (v. Ribot, op. cit.).

Lutero riassunse le idee di molti contemporanei e predecessori: basta ricordare Savonarola.

Che se queste idee sono troppo discordi dalle opinioni prevalenti nei popoli, o troppo assurde, esse cadono col loro autore, spesso, anzi, seco lo trascinano nella caduta.

Il pazzo (Maudsley) è in contraddizione coll’opinione dei più, e così pure in sulle prime il riformatore; ma questo unisce coll’essere accettato, il pazzo col restare solo colla piccola schiera di quelli che ne subirono il contagio (Responsability, p. 48).

Or ora nell’India è sorta, grazie a Keshab, fra i Bramini stessi, una religione nuova che mette sugli altari il razionalismo e lo scetticismo moderno — ma evidentemente anche qui la pazzia di Keshab andò innanzi ai tempi, perchè il trionfo di una simile religione non è probabile nemmeno fra noi che siamo ben più innanzi nello scibile2.

  1. Vedi Genio e Follia, IV, pag. 177, 185, 122, 180, 229).
  2. Anche l’Europa antica (1680) ebbe il suo Keshab nel Knutzen dello Schleswig, che proclamava non esistere Dio nè in-