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Pure se, come spero, risultasse aver egli dato prove di quella rara virtù anche negli anni antecedenti, non perciò verrebbe alterata la mia diagnosi. Infatti, come ho dimostrato nel Genio e Follia, i mattoidi sono in genere i soli i quali nello steeple-chase furioso verso la fortuna, che è uno dei caratteri dell’epoca nostra, si mostrino i più riserbati ed i più sdegnosi, e non affettino, solo, ma serbino una singolare sobrietà.

Mangione era onestissimo e disinteressato! Nel maggio è costretto a far debiti, e ne ha tanta vergogna che dal 18 al 23 si astiene dal cibo, e l’ispettore di P. S. lo trovò in letto sfinito dalle privazioni, non avendo voluto accettare nulla dai padroni. Bosisio si nutre di polenta senza sale: Passanante di solo pane; come spesso Lazzaretti di due patate; il che può spiegarsi dall’aver essi pascolo e conforto sufficiente nelle loro speciali elucubrazioni, come accade appunto agli ascetici e ai grandi pensatori; e perchè poveri, preferiscono consumare quel poco che possedono, per ottenere il trionfo delle loro idee, piuttosto che il soddisfacemento del loro stomaci.

15. E poi i mattoidi, proprio all’inverso dei genii, e dei matti, sono legati da una simpatia d’interessi, e, sopratutto, di odii contro il nemico comune, l’uomo d’ingegno, e formano una specie di Massoneria1,

  1. In una grande città d’Italia prosperano due società composte in gran parte di mattoidi.
    Queste genti, dice Daudet (Jack), si attraggono, s’aggruppano accomunando i loro lagni, le loro oziose vanità.
    Ho già mostrato (Genio e Follia) come alcuni mattoidi influirono sui provvedimenti consigliati contro la pellagra. Basta