Pagina:Tre tribuni studiati da un alienista.djvu/118


103

salvo la differenza che ne viene da un ingegno non comune e da una non comune coltura.

Per chi rifuggisse dalle descrizioni generiche, offro queste note ufficiali di Lasegue, Blanche e Tardieu su un altro querulante politico, Léon Sandon, anch’esso d’ingegno singolare, che invece di tormentare Baccelli e Depretis, ebbe a dar noia, e non poco, a Billault e Napoleone III1.

«Nella sua giovinezza, Sandon, avvocato ambizioso oltre misura, si trovava in una posizione assai bassa. Si attacca al Billault, suo compagno di scuola, da cui viene elevato a posti superiori al suo merito; abbandonato, poi, da lui quando ne capì la pazzia, gli addossa la responsabilità dei suoi errori, e dei malanni che si era attirati.

Si lagna d’esser oggetto di persecuzioni inaudite; ed invece si fa egli organizzatore d’un sistema di calunnie, per cui tutti i mezzi, anche il falso, sono buoni, e col quale cerca di comprometterlo.

E passa dal più stolto orgoglio e dalla più impudente presunzione alla più bassa vigliaccheria; ora minaccia ed ora si umilia. Sogna amori, gloria, e poco dopo domanda piangendo che lo si dimentichi. Vuole che si ragioni con lui come con uno che rappresenti un partito, e poi, senza transizione, afferma che si contenterebbe d’un posto in una casa di salute come un povero malato.

Nè tali contraddizioni si manifestano solo in modo astratto: così riguardo a Billault, nella stessa lettera

  1. Étude méd.-lég. sur la folie, 1866.