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Ma Chiarina, allora, non sapendo come meglio nascondersi, l’abbracciò stretta stretta; con tutta la sua amorevolezza, che la faceva tremare. Lola, pentita d’essersi vendicata a quel modo, la schiacciava a sè, con il desiderio di non lasciarla più.

Modesta, benchè quelle due donne, incuriosite, ridessero, prese le nipoti insieme; e le baciò.

E Lola raccontò come un giovanotto, impiegato al demanio, era riescito a far sapere a Chiarina, dopo averla fatta innamorare, quanto già era lui, che avrebbe domandato in casa di fidanzarsi.

Tornarono a dietro, fuori di sè dalla contentezza. Modesta aveva dovuto promettere a Chiarina di non dire niente, ancora, a nessuno degli zii. Ma ella, la sera stessa, lo fece sapere a Giulio; che, grattandosi vicino alla bocca, rispose:

— Bisognerà informarsi bene chi è lui.

Modesta gli chiese:

— Devo dirlo anche a Niccolò?

— Io direi d’aspettare. Perchè Niccolò