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Giunsero, quasi senza più parlare, ad una villa con la facciata scolorita dall’umidità; con una finestra finta le le persiane verdi; con rappezzature fatte a calce, come patacche bianche.
Incontrarono un portalettere sciancato; con la pipa in bocca; volta in giù; con la borsa logora a tracolla ed una fazzolettata di chiocciole in mano.
Chiarina e Lola fecero le boccacce. Poi, incontrarono due preti: uno basso, tarpagno; e un altro secco come un nocciolo d’oliva. E alle due sorelle venne da ridere.
Poi, giunsero ad un’altra casa, tenuta su, perchè non franasse, con certi rinforzi di mattoni, a pendìo, che arrivavano al tetto. Aveva la facciata gialleggiante di licheni.
Ora, i muri della strada erano tutti storti e piegati; sbilenchi; con rigonfiature che si spaccano come se fossero per sfiancarsi.
Elle si misero a canticchiare; ma, stonando e non andando a tempo, dovevano