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— Oggi, prima di metterci a tavola, la facciamo pentire.
— Senza tanti riguardi!
Giulio propose:
— È meglio con le buone!
Enrico ribattè:
— Allora io non me ne occupo. Farete da voi.
Giulio chiese, come se riflettesse da sè, a voce alta:
— È meglio con le buone o con le cattive?
Enrico rispose:
— Io ho sempre sentito dire....
Ma Niccolò gridò:
— Ci penso io! Basta! Voi starete lì soltanto, e, se ce ne sarà bisogno, mi aiuterete.
Enrico scosse la testa, ed escì. Ma Giulio era anche spiacente di obbligare la cognata a non immischiarsi nelle faccende degli interessi.
— O chi glie lo avrà messo in mente? Mi pare impossibile che nessuno l’abbia messa su. Sempre così quieta come una