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gato, e Giulio dovette ascoltarlo per quasi una mezz’ora. Quando se ne andò, Giulio disse:
— Oh, finalmente respiriamo!
Niccolò propose:
— E se gli dicessimo della cambiale falsa? Io scommetto che la pagherebbe! È così benefico! Non hai sentito come parla?
— E che importa se parla in quel modo? Non bisogna approfittarne; e, forse, nè meno credergli.
— Tu non vuoi mai tentare!
— Perchè sono sicuro di quello che succederebbe!
— Giulino, dai retta a me! Ti dico che pagherebbe la cambiale! Dammi retta, almeno una volta!
— Vuoi assumerti tu la responsabilità di dirglielo?
— Io? Io, finchè non se ne accorge, non gli dico niente.
Enrico, zoppicando per la gotta, aprì l’uscio.
— Son venuto a prendere una ventina