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si signorili; ed ora si rassegnava male a, portare sempre lo stesso vestito blu; lustro e magagnato.
Il Nicchioli li ammonì:
— È inutile che ve lo ridica, mi pare: se il denaro dei vostri incassi fosse poco, me lo dovete avvertire. Badate che io, in contraccambio del favore che vi ho fatto, non esigo da voi altra sincerità.... Voi capite che anch’io.... benchè possa essere.... fino a un certo punto.... un signore.... devo sapere come.... si trova il mio denaro.
Niccolò, andò a cambiare di posto a una fila di libri; spolverandoli con un gomito. Ma anche Giulio stette zitto. Il cavaliere si meravigliò un poco; e, credendo d’averli offesi, seguitò:
— Badiamo che io.... vi parlo così.... perchè vi sono amico.... ve ne do la prova.... Non mi crediate cattivo o.... pentito della firma messa.... Vi ho detto che.... a farmi restituire ciò che è mio.... non ho nessuna fretta.... Io so che voi siete buoni e leali.... come me.... Mi vergogne-