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— Ma.... niente di peggio?

— No, no!

Niccolò aspettava che gli rivolgesse per primo la parola, e con lui era quasi umile. Gli chiese:

— A me non parla?

— Perchè dovrei fare una differenza tra lei e Giulio? Lei se ne sta sempre rincantucciato in codesta sedia! Povero signor Niccolò!

— Qui ci sto meglio che in tutti gli altri posti.

Quasi involontariamente, gli venne da scherzare anche con lui; ma sorrise e basta. Giulio, invece, si sentiva un poco sconvolto; e doveva stare attento di non perdere la testa. Sarebbe andato via volentieri, per fare a meno di parlargli; come quando trovava il pretesto magari d’andare a comprarsi un francobollo, ed esciva trattenendosi fuori più che poteva. O come Enrico che fingeva d’avere un sacco di faccende, svignandosela subito; sebbene Niccolò non gliela perdonasse.