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capì che di più non avrebbero sciorinato.
— Se avete paura di me, io vi lascio.
Niccolò gli gridò:
— No: voglio che tu resti!
Giulio arrossiva come una giovinetta imbarazzata. Il Corsali disse:
— Pochi minuti fa, eravate così allegri!
Niccolò gli gridò più forte:
— Io allegro? Questa è la più grande calunnia che mi si possa inventare! Io non rido mai! Mai, hai capito?
— Perchè non te ne ricordi!
— Basta! Basta! Basta! Se lo dico io che non rido!
Giulio fece cenno al Corsali che se ne andasse. E, quando se ne fu andato, Niccolò si mise a singhiozzare.
— E, ora, perchè piangi?
— Non ne posso più!
Allora anche Giulio, che lo guardava, in piedi, da dietro la scrivania, sentì gli occhi empirsi di lacrime bollenti; che lo accecavano.
E non ebbero il coraggio di guardarsi ancora.