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Il Nisard, credendo che esagerasse per spilorceria e per grettezza, si mise a ridere. Giulio socchiuse gli occhi e seguitò:

— Lei non mi crede.

— Ma, signor Giulio, vuol darmi ad intendere....

— Io non dico mai bugie; cioè, non vorrei mai dirle!

E restò soprapensiero. Il Nisard lo guardava in viso come se avesse capito lo scherzo; e gli domandò:

— Crede che io vada a raccontarlo all’agente delle tasse, perchè gliele cresca?

In quel mentre, aprì la porta Enrico, senza richiuderla; tenendo con ambedue le braccia tutte le frutta comprate. Egli disse, allegro:

— Ora, ci manca il gorgonzola! Non inventerete che io penso prima a me e poi a voi! Dite sempre che io sono un egoista!

Il Nisard si divertiva a vedere come Giulio era restato male e imbarazzato. Ma Giulio esclamò:

— Le pere son belle da vero!