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occhi turchini, e i baffi parevano un peso sul sorriso.
— Buon giorno, signor Nisard.
— Buon giorno.
— Che mi dice di nuovo?
— Ho trovato una cosa molto importante su Matteo di Giovanni. Una cosa straordinaria! Una scoperta che farà effetto! Sono molto contento!
Giulio domandò:
— Si può sapere?
— Mi servirà per il libro che sto preparando!
— Allora non voglio essere indiscreto: non voglio che me la dica.
Il libraio aveva una specie di ammirazione per tutto ciò che facevano gli altri: e aveva piacere se glie lo dicevano. Era perciò un buon amico, uno di quelli da confidenze. Gli pareva che gli altri, non compromessi come lui e i suoi fratelli, appartenessero a un mondo che per lui esisteva soltanto prima delle firme false. Ora si sentiva, sempre di più, costretto a subire anche le conseguenze mo-