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guardava nè meno, come se lo avesse irritato. Giulio gli disse:

— È lui che ti vuol mandare.

— Ma io, se devo andarci, compro anche un pezzo di gorgonzola dal nostro pizzicagnolo.

— Fa’ quel che vuoi.

Enrico s’avviò verso l’uscio; e Niccolò, allora, disse:

— Purchè tu ti spicci; invece di stare qui tra i piedi!

E, quando fu escito, seguitò;

— Non ha voglia di fare niente.

Ma tutti e due doventarono silenziosi. Soltanto dopo una mezz’ora, Giulio, che s’era seduto allo scrittoio battendo a colpi regolari le lenti su la carta sugante, disse:

— Con la cambiale d’oggi, sono cinquemila lire di più.

— A me lo dici?

— A chi devo dirlo?

— Non me ne importa. Io non voglio nè meno sentirne parlare.

— Hai paura di guastarti il sangue?

— Giulio! Smettila! Tu sai quel che