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nella mano ch’egli non apriva subito, qualche lira; e seguitando a camminargli di fianco, perchè egli non si voltava nè meno allora, gli diceva:

— Perchè, almeno, non ti converti a Dio? Anche il povero Niccolò è morto senza potersi confessare; e Giulio s’è ucciso. Forse, stanno male tutti e due; ora. Bisogna pensare alle loro anime.

Enrico faceva il viso cattivo; e si raggomitolava tutto; perch’ella non lo vedesse.

La donna proseguiva:

— Vai a farti aiutare dai canonici del Duomo. Fermali quando escono dal coro, la mattina. Tu non hai da compicciare niente in tutta la giornata!

Ella voleva che chiedesse l’elemosina ai canonici, perchè a poco a poco gli venisse l’idea di entrare in chiesa. Ma Enrico ai preti non voleva ricorrere; e le rispondeva con la voce velata:

— Ora basta! Vattene!

Modesta, prima di lasciarlo, gli chiedeva: