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Enrico si alzò e chiese a quelli dentro il bugigattolo:
— Volete niente da me?
Quelli non risposero. Allora, egli ci si avvicinò.
— Vi ho chiesto se volete niente da me.
Uno gli disse:
— Tieni: piglia questa cicca. Se tu ne avessi parecchie, potresti levarti la fame!
Enrico se la mise in bocca, per biascicarla. Il suo vestito non ne poteva più e mancavano tutti i bottoni.
Non sapendo come arzigogolare il tempo, andò al cimitero. Ma il guardiano non lo voleva far passare; credendo che volesse portarsi via qualche cosa. Allora egli, risentito, con i suoi denti ancora intatti e bianchi, come quelli di un lupo, che gli si vedevano quand’era arrabbiato e gli s’arricciava la bocca, gli disse:
— Non mi riconosci? Pochi mesi fa son venuto a sotterrare quel mio fratello che si suicidò. Oggi vengo a veder sotterrare quell’altro fratello, che allora era con me.