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metto a passeggiare; anche perchè il freddo mi faccia meno male e non mi sbatta i denti. Passeggio fin quasi a giorno; e, allora, potrei quasi addormentarmi; ma ci sono i giardinieri, che mi destano; e così non riposo mai.
— Ma non hai trovato nè meno un buco, una spelonca, che so io? Dove ficcarti per essere più riparato? O quando piove?
— Ho dormito, per quasi una settimana, in quelle grotte che sono giù per la strada di Pescaia. Ma ci venivano a fare all’amore; e, poi, la notte, due o tre giovinastri, vagabondi, che la insozzavano da non respirarci più dal puzzo. La mattina, a digiuno, mi sentivo quasi svenire. Alla Lizza, invece, sarebbe un luogo più sicuro e più pulito! Però, vorrei sapere perchè ti diverti a sentirmi squadernare queste delizie!
— Hai sempre la stessa boria: non c’è verso di fartela passare. Ora, vattene! Bada se raccapezzi qualche altro soldo! Vattene: se no, il passeggio dei signori finisce.