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spaventevole, e che egli non osava discutere. Perciò, senza volere, assecondava il desiderio del libraio; e, visto che pressapoco poteva parlargli come tutte le altre volte, lo portò a guardare Siena; dal muricciolo della Fortezza. Gli disse:

— Venga a vedere come, a quest’ora, i colori sono più belli che la sera. Io me ne sono convinto venendo qui la mattina e il giorno.

Viene subito alla vista un gran rigonfio di case; e, dentro, la Cattedrale. In Fontebranda, le case invece si biforcano, lasciando in mezzo uno spazio vuoto. Stanno come attaccate e schiacciate sotto la Cattedrale; a strapiombo su gli orti e su la campagna. Poi si abbassano sempre di più fino a sparire, sotto una balza; e allora si vedono soltanto i loro tetti. Quelle più grosse reggono le altre; e non è possibile capire dove siano le vie; perchè le case paiono separate l’una dall’altra da spacchi e da tagli quasi bizzarri, alla rinfusa; a crocicchi rasenti, contra-