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Svoltando per una strada, s’imbattè con il Nisard; che gli andò incontro mentre il suo viso doventava rapidamente compunto. Egli disse:

— Ma che disgrazia! Come mi dispiace!

Giulio lo guardò con il viso scomposto, quasi irriconoscibile per i sentimenti che ora gli si vedevano. Poi aggiunse:

— Una cosa inevitabile! Vuole accompagnarmi un poco? Ero diretto alla libreria; ma se lei non si vergogna a venire con me, specie per la gente, andremo un poco insieme.

Il Nisard troncò subito la sua titubanza e tornò a dietro con lui. Presero, come se l’uno volesse far piacere all’altro, per Via delle Terme, dove potevano incontrare meno conoscenti.

Le case alte e strette insieme dànno un senso d’angustia monotona; con i vicoli di Fontebranda come tanti baratri che lasciano vedere, lontana, una collina verde e intramezzata di cipressi neri. In Piazza di San Domenico si fermarono; sicuri che lì non li avrebbe uditi nes-