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sò di trovare il Nisard; ma non riusci ad incontrarlo.
Non poteva stare senza discorrere; e, tornato a casa, si mise a fare il chiasso con le nipoti; mentre Modesta, distesa su una greppina, teneva gli orecchi turati con le mani.
Ogni tanto, Enrico si affacciava alla stanza; e tornava via senza dire niente. Egli stava con i gomiti appuntellati al davanzale della finestra, sbadigliando.
A tavola, disse:
— Il peggio sarà che non potremo mangiare come abbiamo fatto fino ad ora! Il resto, poi, non conta niente.