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come se fosse stata staccata da esso con un taglio. E il Palazzo, di pietra, con le finestre inferriate, fa sempre un’impressione, ch’è addolcita dalle Logge, benchè deserte e polverose, chiuse dalla vecchia cancellata.

Niccolò, alzando gli occhi, che ridoventavano furbi e maliziosi, alle finestre, disse:

— Se mi lasciassero entrare dove sono le pergamene! Altro che cambiale!

Ma quando si trattò di girare la chiave nella serratura di casa, egli non ebbe più voglia di scherzare; e il viso gli doventò scuro. Giulio, prima d’aprire, si raccomandò che lasciasse fare a lui; senza montare in furie, anche se Modesta avesse voluto dire qualche cosa; perchè, del resto, aveva diritto a non stare zitta. E, sebbene poco rassicurato, aprì.

Allora, come se fosse stata lì ad attenderli, Modesta si avventò al collo del marito e non lo voleva più lasciare; singhiozzando e torcendosi tutta, quasi da cadere insieme con lui. Niccolò, a cui non