Pagina:Tre croci.djvu/150


— 138 —

di. Giulio gli fece capire, con un cenno della testa, che non potevano dargli retta.

Allora, il Corsali s’arrischiò:

— Se io posso esservi utile.....

Enrico disse, come se si rivolgesse ai fratelli:

— Non se ne vuole mica andare! Entra, qua dentro, franco, quasi con brio.... e pretende che lo si tratti da persona educata! La colpa è vostra, perchè è sempre venuto a trovare voi! Io non l’avrei fatto passare nè meno una volta!

Il Corsali, adirato, gli chiese:

— E tu che hai da guaire contro di me? Finchè vi ho fatto comodo....

Niccolò rispose:

— A me non fa comodo nessuno. Altro che i signori. E oggi nè meno quelli! Vattene, e basta!

— Mi meraviglio di Giulio!

Ma anche Giulio sbuffò; e il Corsali escì, minacciandoli.

Erano tutti e tre fuori di sè dalla collera; ed erano i soli momenti che si volevano veramente bene. Giulio, sicuro che