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quand’era giovine, non gli era mai capitato di perdersi in queste possibilità negative, che ora filtravano anche nel suo passato più remoto; in quel passato che credeva invulnerabile. Invece non esisteva nessuna resistenza; e un giorno di disperazione si trovava subito a contatto con la sua giovinezza; che, con una rapidità da fare paura, era doventata soltanto una verità del suo sentimento.

Escì di camera con un viso che Enrico gli domandò se si sentisse male.

— Io? Perchè? Non sono mai stato come oggi!

Niccolò a Firenze s’era divertito a girare tutto il giorno; senza parlare a nessuno. Egli s’incoraggiava con energia ad essere senza preoccupazioni; e camminava testa alta, tronfio e rimpettito, come un signore che avesse a fare visite da insuperbire; e, solleticando il suo amor proprio, fossero dicevoli soltanto alle sue ricchezze. La giornata gli parve troppo breve; e soltanto in treno, mentre si riavvicinava a Siena, ebbe qual-