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bra e aprì gli occhi guardando il fratello.
— Ma che vuoi? Io, fino all’ora di mangiare, dormo!
— Volevo dirti che io devo andare alla banca! Stamani, c’è un rinnovo.
Niccolò fece una sbuffata e rispose:
— Vai! C’era bisogno di destarmi?
— Alla bottega chi ci bada?
— A quest’ora, non viene nessun imbecille a comprare i libri! Vai! Ci bado io!
Niccolò, mentre il fratello cercava il tubino, si alzò, giunse fino alla porta, come se avesse voluto mettersi a correre, prendendo lo slancio; e tornò a dietro, rincantucciandosi a sedere.
Era alto e grasso; con la barbetta brizzolata, le labbra grandi e gli occhi bigi.
Allora, perchè Giulio andava da sè alla banca, invece di mandarci lui o l’altra fratello, lo guardò e chiese con premura studiata:
— Enrico dov’è? Dobbiamo sempre fare tutto noi anche per lui?