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Giulio gli sorrise:
— T’ho accomodato la sedia e mi son messo a segnare sul registro quel pacco di libri arrivato stamani.
— Che roba è?
— Romanzi, novelle....
— Pappa sciapa per chi non ha niente da pensare. Al macero!
E, messosi a ciancicarsi le unghie, disse:
— Io prenderei quelli che scrivono i libri e con una frusta li farei ballare a suon di lividure.
— Codesti son ghiribizzi!
— O alla cambiale non ci pensi più?
Giulio, che se n’era un poco dimenticato, gli disse:
— Lasciami respirare!
— Ho capito: ci penso più io di te.
— Perchè? Che hai fatto? Hai trovato i denari?
— È inutile che tu mi faccia l’ironico.
E sperò che Giulio avesse già rimediato, parendogli più tranquillo. Perciò, lo guardò, aspettando che tenesse a bocca