Pagina:Tre croci.djvu/110


— 98 —

dovrebbe essermi riconoscente se io, di mia volontà, mi son tirato in disparte?

Ma gli amici non volevano ascoltarlo, e gli gridavano che desse le carte.

— No, oggi, non gioco più; perchè sono troppo stordito.

Posò le carte, e andò a dire le stesse cose al padrone della bettola; che, per fargli piacere, gli dette ragione. Egli, allora, aggiunse:

— Tutti sanno che io, per esempio, ai teatri non mi ci reco; perchè non mi ci diverto; anche alla banda, la domenica, mi annoierei. Faccio qualche passeggiata, sempre solo; e non cerco mai di nessuno.

— Ma con la cognata va d’accordo?

— Perchè è merito mio. Io non le rivolgo mai la parola, altro che quando siamo a tavola; per convenienza. E, così, evito qualunque diverbio. E pure non me ne dolgo! Io, anzi, non dico mai male di lei; e mi rimetto sempre a quel che fanno gli altri! E, pure, trovano da ridire anche sul mio carattere e sul mio contegno, che meglio non potrebbe essere.