Pagina:Tre croci.djvu/107


— 95 —

telli parlassero male di lui anche con gli altri; e, perciò, si vantava d’essere sempre diffidente.

Ora che s’avvicinava la scadenza di un’altra cambiale, piuttosto grossa, anch’egli sapeva com’era difficile trovare il denaro per scontarla, o almeno, com’erano soliti, per scemarla d’un quinto. Egli disse:

— Giulio, tu che hai fatto sempre bene e con prudenza, bisogna che anche questa volta suggerisca il mezzo di toglierci d’imbarazzo! È proprio indispensabile!

Egli sapeva che non aveva niente da proporgli, e fingeva di aver fiducia in lui.

— Questa volta bisognerà raccomandarsi a Dio!

— Che c’entra Dio? Bada di non scherzare.

Egli, indispettito, piantò il fratello nell’intrigo; pensando con disprezzo che non sarebbe stato capace ad escirne. E incontrato Niccolò nella strada, gli disse: